21 giugno 2006

Che strana Democrazia la nostra?

L'opinione di Ernesto Scontento.

Leggo sul Tirreno di oggi 21/06/06

SCOPAIA: LA PETIZIONE NON FERMA LE CASE
Avanti con la costruzione di 55 alloggi popolari. Il comitato protesta.

Leggendo questo articolo mi sono messo a ridere!

Voglio subito precisare che le risate non erano per i comitati che legittimamente manifestano il loro punto di vista.
Le risate sono venute spontanee per il comportamento degli esponenti politici individuati nell’opposizione, che per rispettare il loro ruolo di oppositori costi quel che costi prendono in giro i cittadini.

Si avete letto bene prendono in giro!
Vediamo perché?

Dall’articolo emerge che i lavori sono iniziati, ma l’opposizione prende a cuore la richiesta dei comitati e la fa sua, miracolo tutto Livornese sia il centro destra, sinistra radicale e città diversa sono d’accordo.

Ma su cosa? Su quali basi? A quali costi?

E perché chi abita in un altro rione ed anche lui cittadino Livornese ne dovrebbe fare i costi… lui chi lo tutela? ( forse per la gioia dei soliti oppositori sempre loro).

Vedete non esiste posizione meno coerente di quella assunta in questa circostanza dall’opposizione, per i seguenti motivi:

• Chi è titolare della concessione edilizia è titolare di un diritto ad edificare,

• Se i lavori sono iniziati vuol dire che esiste un regolare contratto con un’impresa costruttrice,

• Il titolare dell’area a già effettuato una prevendita sulla carta? (cosa molto probabile) quindi ci sono altri cittadini bisognosi di una casa che attendono anche loro di soddisfare i loro bisogni.

Mi fermo qui è sufficiente per analizzare alcuni aspetti.

I primi due punti hanno fatto sorgere obbligazioni fra più soggetti ,
Amministrazione e titolare della concessione edilizia,
titolare della concessione e futuri acquirenti,
titolare della concessione e impresa costruttrice,
impresa costruttrice e fornitori.

Venire meno a queste obbligazioni contrattuali non è indolore ma comporta delle richieste di danni per mancato adempimento contrattuale, la richiesta è a catena cioè si scarica su chi ha causato con il suo agire tali danni, in questo caso L’Amministrazione Comunale.

Domanda i danni che paga L’Amministrazione sono soldi pubblici è quindi di tutti !

Perché si devono sperperare per pochi e in lesione di diritti di altri ?

Chi è senza casa è un cittadino con una necessità da soddisfare.

( l'attuazione di un piano regolatore, evidenzia una necessità pubblica da soddisfare, le licenze per costruire sono un atto per attuare questa necessità)

Detto questo emerge una falsità a mio avviso concettuale di chi porta avanti queste richieste, falsità ancora più grave in quanto eletto dai cittadini.

Il luogo Democratico dove rappresentanti eletti, contrari a certi interventi, possono manifestareilm loro dissenso, portando avanti le istanze legittime di alcuni cittadini è il consiglio Comunale nella fase antecedente al rilascio elle concessioni edilizie; li si da battaglia se siamo contrari ,i cittadini devono essere appoggiati in quel momento perché si può intervenire modificando le cose essendo quello un momento di discussione democratica prima di prendere decisioni pubbliche nel rispetto dell’interesse pubblico ( L’interesse pubblico è individuare e soddisfare nel rispetto delle regole condivise il bisogno della collettività).

Ma dopo........!!!

Sarebbe da ridere, se gli oppositori di oggi magari erano favorevoli nel momento della discussione e dell’agire pubblico.

MA FORSE QUALCUNO POTREBBE OBBIETTARE CHE SBAGLIARE E UMANO ?

CHE L' UOMO INTELIGENTE E’ COLUI CHE RIVEDE ANCHE LE SUE PISIZIONI ?

Si va bene, ma per favore filosofeggiate con i vostri soldi personali !

ernesto scontento