20 luglio 2006

Il Sol Dell'Avvenire

L'opinione di Ernesto Scontento.

Leggo sul Tirreno del 17 Luglio 2006,

Frontera e Cosimi, scintille al dibattito...

Nella speranza che nessuno abbia preso fuoco...perchè di sicuro non si è illuminato!

Leggo questo articolo è mi colpisce il filo conduttore fra Fontera e il nostro ex sindaco ( vedi articolo su 30 giorni) "Livorno debole a Roma"....

Mi colpisce anche l'affermazione del nostro sindaco Cosimi quando dice che "l'identità assoluta del partito (ex PCI) consentiva maggior possibilità di respiro agli amministratori" Il tutto veniva rapportato al sogno del "sol dell'avvenire".

Allora io mi domando ma cosa è Cambiato da allora?

Proverò a dare una risposta… nulla!

I sognatori di un tempo hanno tirato su allievi che sognano più di loro…ma con una diversità!

Se i nostri padri usciti dalla guerra e dal ventennio fascista….sognavano un mondo più equo e solidale, loro in qualche maniera possono essere giustificati…dal fatto che un grande sogno è duro ad infrangersi sugli scogli della realtà.

Neanche il XX congresso del PCUS, fa prendere distanze nette e inequivocabili sulle atrocità di Stalin e sul fatto che il Marxismo nasce illiberale all’origine ( la dittatura del proletariato per creare l’uomo nuovo)

Inutile rivangare e riprodurre le cose dette allora nei dibattiti pubblici.

Andiamo Direttamente alla svolta della Bolognina 1989 che cosa è accaduto?

Semplice la fine della terza guerra mondiale ( la guerra fredda) il muro di Berlino cade e gli assetti geopolitica nazionali ed internazionali si devono ricomporre.

Ma in Italia gli eredi del PCI, non si trovano d’accordo e avviene una scissione voluta da Armando Cossutta che fonderà un nuovo partito "Rifondazione Comunista", Cossutta successivamente entrerà in collisione anche con Rifondazione è creerà un ennesimo partito
"Partito dei Comunisti Italiani".

Come vedete la parola Comunismo, non ha gli stessi effetti emotivi che suscità nei paesi dove il socialismo reale ha governato e dove viene bandita pubblicamente; in Italia assume un sapore nostalgico (grazie allo Stato Democratico che ci ha consentito di essere liberamente comunisti).

Nel frattempo il PDS è tutto intento a demolire il PSI e Bettino Craxi dopo gli eventi di Tangentopoli, ed a delegittimare Achille Occhetto alla segreteria del PDS


Bisogna arrivare al congresso Nazionale del 2001 perché Walter Veltroni dica pubblicamente che Comunismo e Libertà sono incompatibili.

Nel frattempo i vecchi partiti storici quelli nati nel dopoguerra si sono estinti sotto il tritacarne di Tangentopoli. Quindi anche in Italia occorre ricomporre gli equilibri di riferimento politico.

La dirigenza del PDS oggi DS tenta la carta del cambiamento personalizzato D’Alema ne è il maggiore artefice non vuole essere escluso dal nuovo…nel 2001 nasce la coalizione dell’ulivo che vede insieme parte dei democristiani (quelli che vengono chiamati la sinistra della DC o i Cattocomunismi) e del PSI.

La storia diventa attuale e quindi molti la ricorderanno .

Perché questa breve ma importante premessa ?

Semplice I problemi di oggi sono frutto delle responsabilità di chi doveva guidare la transizione e non la fatto!

Perché non la fatto?

Altrettanto semplice PAURA ! poca lungimiranza! Lungimiranze ridotte cioè riconosciute solo all’interno del partito.

Insomma gli eredi di Berlinguer non sono stati capaci di illuminarci la via.

Non a caso oggi si parla di silenzio dei Comunisti da parte di intellettuali di sinistra come Vittorio Foa, Miriam Mafai, Alfredo Reichlin, diventato anche uno spettacolo teatrale.

MA SOPRATTUTTO SI PARLA DI PARTITO DEMOCRATICO!!!

Ecco il più importante "sol dell’avvenire" dal 1989 ad oggi.

Il resto lo lasciamo ai nostri ex di ogni sorta che tutto sanno lamentare e poco hanno da dire…..

Il Partito Democratico deve essere la speranza del nuovo, inteso come società Responsabile Socialmente, dove tutti sono cittadini Responsabili che formano Comunità Responsabili.

La società Responsabile socialmente crea Cittadini responsabili che diventano:

Imprenditori responsabili !

Amministratori Responsabili !

Politici Responsabili !

Lavoratori dipendenti Responsabili !

Professionisti Responsabili !

L’interesse pubblico non è più visto nei valori del partito di riferimento e di maggioranza…Ma l’interesse Pubblico è il rispetto delle regole comunemente condivise.

Gli imprenditori non sono piccoli brutti e cattivi o si distinguono fra grandi e piccoli! Ma gli imprenditori nella società Responsabile si dividono fra essere Socialmente Responsabili e non esserlo.

Quindi niente paura il dibattito e stata l’ennesimo pianto di chi è fuori dai giochi e l’ennesima difesa ad oltranza di chi è nei giochi ma niente di illuminante….solo roba vecchia.

ernesto scontento

http://metaforum.it/berlinguer/orwell.htm

Uno slogan che fa parte della cultura socialista e comunista parla del "sol dell'avvenire".

Da raggiungere, da conquistare, nel quale credere. In una civiltà in cui angoscia e segni di morte sembrano prevalere, ha ancora senso questo slogan?

Intanto c'è un paradosso: sul sole dell'avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti: infatti uno degli orizzonti più ricchi che si può aprire per l'uomo nasce proprio dalla possibilità di una piena utilizzazione dell'energia solare. Ecco un modo scientifico di rifarsi ancora all'idea del "sol dell'avvenir"! Ma tolto tutto quello che di utopistico, di millenaristico che pure nel passato questo slogan esprimeva, io credo che esso non vada affossato. Quali furono infatti gli obiettivi per cui è sorto il movimento per il socialismo? L'obiettivo del superamento di ogni forma di sfruttamento e di oppressione dell'uomo sull'uomo, di una classe sulle altre, di una razza sull'altra, del sesso maschile su quello femminile, di una nazione su altre nazioni. E poi: la pace fra i popoli, il progressivo avvicinamento fra governanti e governati, la fine di ogni discriminazione nell'accesso al sapere e alla cultura. Ebbene, se guardiamo alla realtà del mondo d'oggi chi potrebbe dire che questi obiettivi non sono più validi? Tante incrostazioni ideologiche (anche proprie del marxismo) noi le abbiamo superate. Ma i motivi, le ragioni profonde della nostra esistenza quelle no, quelle ci sono sempre e ci inducono ad una sempre più incisiva azione in Italia e nel mondo.

Orwell, il computer, il futuro della democrazia
Intervista a Enrico Berlinguer - Ferdinando Adornato "l'Unità" 1° dicembre 1983


Approfondimenti:
http://it.wikipedia.org - svolta_della_Bolognina
http://www.corriere.it
http://www.scanner.it- il silenzio dei Comunisti
http://www.carta.org
http://metaforum.it- Berlinguer