12 luglio 2006

Parliamo di Berlinguer

L'opinione di Ernesto Scontento.

Leggo sul Tirreno del 12 Luglio 2006,

MUSSI: ECCO CHI ERA BERLINCUER
Venerdi alla Bottega del caffè la biografia del leader del P.C.I.

Mi fa piacere che venerdi anche a Livorno si discuta sulla figura di Berlinguer e sul suo messaggio politico.

Cosa penso io di Enrico chi mi conosce lo sa bene! sostengo ormai da molto tempo che una rilettura del suo messaggio politico non può altro che migliorare l’azione politica della sinistra Italiana.

Sull’uomo e sulla sua etica non si discute…. in lui pensiero politico e agire erano inseparabili, non aveva doppiezze in questo senso.

Oggi Berlinguer sembra rivivere un nuova giovinezza tutti lo tirano per la giacca…e qui sta il vero pericolo?

Essere Berlingueriani non vuol dire citare Berlinguer! MA VUOL DIRE AGIRE COME BERLINGUER.

Io oggi non vedo eredi di Berlinguer sulla scena politica Italiana, anzi vedo troppa retorica da parte dei suoi delfini….non basta dire sei il gabbiano dei nostri pensieri…..sei il faro che illumina la nostra via….queste esternazioni se non supportate da azioni etiche adeguate rimangano solo e soltanto azioni Machiavelliche che niente hanno in comune con Berlinguer.

Certo l’uomo va inquadrato nella sua generazione e nel suo periodo storico…..MA IO NON O MAI SENTITO D’ALEMA ELOGIRE UN PENSIRO DI BERLINGUER…..LA COSA PIU’ CARINA CHE ABBIA DETTO DI LUI ERA CHE L’AGIRE POLITICO E I PENSIERI DELL’UOMO ERANO IMPRESCINDIBILI.

1 - Allora io mi domando cosa penserebbe Berlinguer di UNIPOL?

2 - Come vedrebbe il Partito Democratico?

3 – Cosa penserebbe delle correnti di partito?

Azzardo delle risposte …..

R. 1 – Ne penserebbe male perché frutto di compromessi con le lobby che niente anno a che vedere con la politica e gli interessi dei lavoratori o degli emarginati…servono solo e soltanto alla partitocrazia per vivere.

R. 2 – Lo vedrebbe sicuramente a sinistra nel senso di un miglioramento dei limiti Socialdemocratici, apportando la sua idea di comunista che guarda non solo al mondo del lavoro ma anche agli emarginati e ai deboli della società.

R. 3 – Che sono il male della politica…nel senso che dividono e trattano su tutto rallentando il percorso di miglioramento riformista e progressista della società. Ma non lo fanno per motivi politici in se, ma per il potere politico dei capi corrente

(queste tre risposte le puoi leggere! se Vuoi leggere? sulla questione Morale).

Lo so io sono il meno titolato a parlare di Berlinguer…ma cosa ci volete fare d’altronde anche io che sono un vecchio compagno ( sono entrato in sezione all’età di 12 anni nel 1972 e ne sono uscito all’età di 25 1985) che si è formato nel periodo in cui Berlinguer era segretario del vecchio P.C.I. certo sono il più umile dei suoi compagni…ma c’ero anch’io e nessuno può pensare di essere unico detentore dei suoi pensieri ammesso che questo sia possibile.

ernesto scontento


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Approfondimenti su Berlinuer:

wikipedia.org

metaforum.it